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La negoziazione assistita per le liti in condominio

Convenzione di negoziazione assistita.

Di cosa si tratta ?

La procedura di negoziazione assistita da uno o più Avvocati è stata introdotta dal d.l. 132/2014 conv. con modif. in l. n. 162/2014 ed è uno strumento di risoluzione alternativa delle controversie civili consistente in un accordo mediante il quale le parti decidono di cooperare con lealtà ed in buona fede per risolvere in via amichevole una potenziale controversia. A tal fine ciascuna parte è assistita da uno o più Avvocati iscritti all’Albo, che certificano l’autografia delle sottoscrizioni apposte dopo aver redatto in forma scritta, a pena di nullità, l’accordo raggiunto.

A differenza della mediazione, dunque, non vi è un soggetto terzo ed imparziale che tenta di far conciliare, anche mediante proposta di accordo, le parti della potenziale controversia.

Materie in cui è condizione di procedibilità

Anche tale istituto è stato previsto come condizione di procedibilità della domanda in alcuni casi quali, ad esempio, le domande di pagamento a qualsiasi titolo di somme non eccedenti € 50.000 (sempre che non si tratti di obbligazioni che nascano da contratti conclusi tra consumatori e professionisti né di procedimenti monitori). Per tali ipotesi non si potrà adire l’Autorità Giurisdizionale senza aver prima effettuato il tentativo di negoziazione assistita.

E’ ammissibile in ambito condominiale ?

Le controversie in materia condominiale, come si è sopra detto, sono assoggettate al tentativo obbligatorio di mediazione.

La negoziazione assistita può venire in gioco, quale condizione di procedibilità, nelle cause di risarcimento danno che coinvolgono il condominio a patto che il valore della lite non ecceda  50.000 €. Si immagini, ad esempio, il giudizio che veda contrapposti, da un lato, un terzo (o anche un condomino) danneggiato da un bene comune e, dall’altro, la compagine condominiale quale custode delle cose comuni (in base al disposto dell’art. 2051 c.c.). Se, come si è visto, l’ambito di operatività della negoziazione assistita obbligatoria appare ridotto, si deve sottolineare che è ben possibile che tale strumento alternativo trovi applicazione in forma facoltativa. Anzi, in accordo con quanto sostenuto da autorevolissima dottrina (R. Cusano, Il nuovo condominio, Ed. Simone, 2017) non è da escludere che la negoziazione si riveli determinante per la risoluzione delle controversie condominiali in fase pre-contenziosa.

Dubbi permangono, nel silenzio del legislatore, sulla necessarietà ed opportunità di convocazione di un’assemblea per deliberare in merito a una richiesta di negoziazione assistita al pari di quanto accade per la mediazione.

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